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al testo di Marina Pacifici
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Vestivi di blu notte.
Ed ora la mia sera sfuma nel colore intimo del rimpianto, ed il silenzio mormora l’orfico canto. Vestivi blu notte. Elegante la tua giacca, dopo la burrasca dell’addio resto sola sulla riva il mare s’acquieta in malinconica risacca, l’anima mia naufraga alla deriva. Il tuo gilè di velluto, i bottoni diamante nel cuore l’eco del tuo dolente incedere sempre più distante, il riverbero di stella del tuo sorriso perduto. Vestivi blu quel tragico giorno. La cravatta grigia, crollava l’ultimo sogno, torre espugnata, dirupata in mesta cinigia. Andasti nello sguardo triste dell’alba, ed invano la sera attese in lacrime di sconcerto, lo sguardo attonito d’Arianna abbandonata il tuo ritorno. La tramontana sferzava crudele il solitario olmo. Posavi già i tuoi quieti passi negli azzurri sentieri sereno ed immemore degli affanni dei disincanti di ieri. |
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