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La sera attese invano

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Vestivi di blu notte.
Ed ora
la mia sera
sfuma nel colore intimo del rimpianto,
ed il silenzio
mormora
l’orfico canto.

Vestivi blu notte.
Elegante la tua giacca,
dopo la burrasca dell’addio
resto sola sulla riva
il mare s’acquieta in malinconica risacca,
l’anima mia
naufraga alla deriva.

Il tuo gilè di velluto,
i bottoni diamante
nel cuore l’eco del tuo dolente incedere
sempre più distante,
il riverbero di stella
del tuo sorriso perduto.

Vestivi blu
quel tragico giorno.
La cravatta grigia,
crollava l’ultimo sogno,
torre espugnata,
dirupata in mesta cinigia.

Andasti
nello sguardo triste dell’alba,
ed invano
la sera attese in lacrime di sconcerto,
lo sguardo attonito d’Arianna abbandonata
il tuo ritorno.

La tramontana sferzava crudele
il solitario olmo.


Posavi già i tuoi quieti passi
negli azzurri sentieri
sereno ed immemore
degli affanni dei disincanti di ieri.


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